sabato 7 febbraio 2009

Gustavo Abel Dezotti

Dezotti freccia, Cremona sorpassa

CREMONA . Alla prima verifica stagionale sul terreno pesante, la Cremonese supera la prova, frantumando dopo soli 7' l' imbattibilita' del portiere del Pisa, che durava dall' inizio del campionato, e ritrovando in Dezotti, autore d' entrambe le reti, un protagonista che mancava da tempo all' appuntamento con la rete. I toscani, a lungo schiacciati nella loro area dal rullo compressore grigiorosso, hanno perduto l' imbattibilita' , rimediando una sconfitta senza attenuanti benche' abbiano disputato l' ultimo quarto d' ora in dieci in seguito all' espulsione di Taccola per doppia ammonizione. La scialba prestazione fornita dal Pisa e' stata stigmatizzata dal presidente Anconetani: "Non si puo' pretendere di vincere . e' stato il suo commento a fine.partita . quando non si riesce a tirare in porta nemmeno una volta in novanta minuti". A causa della pioggia torrenziale caduta sino a pochi minuti prima del calcio d' inizio, Cremonese.Pisa ha corso il rischio di venire rimandata (durante il provino effettuato in mattinata, il pallone non rimbalzava), ma poi e' uscito il sole e le pozzanghere sono sparite dal campo di gioco, rimasto scivoloso. La partita rivestiva almeno due motivi di particolare interesse: il duello tra l' attacco micidiale della Cremonese e la difesa impermeabile del Pisa e . sul piano nostalgico . quella sconfitta che i toscani, all' epoca allenati proprio da Simoni, inflissero ai lombardi cinque stagioni fa: nell' occasione, per un punto la Cremonese non venne promossa in serie A. Due squadre guidate da due giovani tecnici, Simoni e Montefusco, i quali sperano di arrivare alle prime file degli allenatori italiani affidandosi a due compagini brillanti e . altro motivo d' identita' . l' esclusione dalla formazione iniziale dei due stranieri: Florijancic prima per dissapori con il trainer grigiorosso e poi per l' esplosione di Tentoni, autore dell' assist del primo gol della Cremonese, e Larsen, l' amletico danese lasciato in tribuna. L' inizio della Cremonese e' veemente. Tentoni sembra inarrestabile: al 7' , in pochi metri, brucia sulla destra Susic, mette al centro un traversone a mezz' altezza che Dezotti, in mezzo tuffo, di testa mette in rete. La reazione del Pisa produce un tiro di Rocco, finito alle stelle, e nient' altro. Un primo tempo intenso, combattuto, con i locali che non lasciano respiro al Pisa. Soltanto negli ultimi minuti i nerazzurri pressano, mentre affiora qualche crepa nella sicurezza con cui i grigiorossi hanno condotto la gara. Due salvataggi consecutivi sulla linea di Giandebiaggi aprono il secondo tempo, in cui i toscani appaiono piu' determinati, ma dopo una decina di minuti in apnea la Cremonese puo' tirare un lungo respiro di sollievo: poco prima del raddoppio, il difensore.bomber Taccola si fa espellere ed il Pisa, in inferiorita' numerica, lascia ampi spazi agli avanti lombardi. A sette minuti dal termine una riuscita triangolazione tra Florijancic (entrato al 25' della ripresa al posto di Tentoni) e Dezotti, libera il sudamericano in area e gli consente di realizzare, dopo un lungo digiuno, la doppietta che suggella la quarta vittoria consecutiva della Cremonese. Sperangelo Bandera

Spareggi a Roma 1982/83

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giovedì 5 febbraio 2009

H. Verona - Cremonese 08/02/2009 ore 14.30

I biglietti di curva ospite sono disponibili al prezzo di 13,00 euro più i diritti di prevendita presso i seguenti rivenditori:

Smoke 13

via Griffini 10

Crema

Bar Tabacchi Al Ranch

via Persico 22

Cremona

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via Bordigallo 13

Cremona

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Media World

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Ciao, Floriano

lunedì 26 gennaio 2009

giovedì 11 dicembre 2008

Storia dell'US Cremonese. Quell’amichevole con la nazionale (1951-1959)

Sesto capitolo della storia della Cremonese, pubblicato il 23 gennaio 1994 su Forza Cremonese, mensile ufficiale dell’Us Cremonese, a cura di Sergio Ramella.

Il primo approccio della Cremonese con la seconda metà del secolo non fu molto felice. Dopo una stagione in serie B conclusasi con un tredicesimo posto, nel campionato 1950′51 la società di via Persico conobbe di nuovo l’onta della retrocessione. Sotto la guida tecnica di Renato Bodini, detto “Gialotta”, la formazione grigiorossa finì il torneo in penultima posizione, risucchiata nel baratro della serie C. Una luce nel buio pesto di quella stagione storta: il 13 febbraio 1951 la Cremonese incontrò sul campo del Modena la nazionale italiana, nelle cui fila giocava anche Giampiero Boniperti. Scontato il sei a zero finale per gli azzurri, ma i “nostri” fecero incetta di elogi.

La neonata repubblica, intanto, muoveva i primi passi alle prese con il rinnovamento obbligato della struttura sociale ed economica del paese. Erano gli anni dello sviluppo, della ricostruzione, del decollo industriale, dell’ondata di migrazione dal sud al nord della penisola. Un periodo caratterizzato da acute contrapposizioni ideologiche, che prospettavano vie alternative per la rinascita dell’Italia. E in questo clima da Don Camillo e Peppone la società grigiorossa rischiò di sparire con tutto il suo mezzo secolo di storia.

Mancavano i soldi per prendere parte al campionato. Solo un accordo in extremis proposto dal presidente, il ragioniere Arturo Soncini, ed accettato dall’allenatore Ercole Bodini e dai suoi assistenti, che si prestarono a collaborare gratuitamente, permise alla Cremonese di salvarsi. Sul campo l’undici grigiorosso si comportò dignitosamente, piazzandosi al decimo posto, ma finì comunque retrocesso in IV serie in seguito alla riorganizzazione dei campionati.

La stagione successiva, quella 1952-53, rappresentò una tappa significativa nella storia dell’U.S. Cremonese. La squadra si classificò al terzo posto, vedendo così sfumare la possibilità di riacciuffare subito la serie C perduta, ma rimaneva da festeggiare il cinquantesimo compleanno della società. Ne era passata di acqua sotto il ponte del Po da quel giorno della primavera del 1903, il 24 marzo, quando una ventina di amici in giacca, cravattino e cappello si erano riuniti alla “Varesina”, dando vita alla creatura grigiorossa. Per soffiare sulle 50 candeline, il 19 marzo del 1953, un giovedì, si tenne una festa in Comune ed un’amichevole con gli svizzeri del Bygler Boys di Berna.

Il cinquantenario portò fortuna alla Cremonese. Con il soncinese Giacomo Losi ed il lodigiano Lojodice, entrambi futuri giocatori della nazionale, la formazione grigiorossa vinse il proprio girone, riguadagnando così il diritto di giocare in serie C. La squadra, affidata sempre alle cure di Ercole Bodini, si fece largo fino alla finalissima per la conquista del titolo italiano IV serie. Titolo poi perso nel doppio confronto con il Bari.

Ghisolfi, Zeglioli, Massazza, Alloni, Bodini, Bicicli, Trevisani, Rossi I, Rossi II, Lojodice, Aliprandi: la Cremonese si presentò con questa formazione ai nastri di partenza del torneo di serie C a girone unico 1954-1955. Fu una stagione positiva, caratterizzata dal quinto posto finale e dal debutto di un altro giovane promettente, Franco “Balino” Zaglio, uno dei tanti grigiorossi che finirono per indossare la prestigiosa maglietta azzurra della nazionale. Per la società di via Persico era la conferma del ruolo ormai acquisito di fucina di campioni. Campioni destinati a prendersi grandi soddisfazioni una volta traslocati in lidi più importanti.

Seguirono alcune stagioni finite alla svelta nel dimenticatoio, data la pochezza dei risultati racimolati dalla pattuglia cremonese. Gli anni Cinquanta si chiusero male come erano iniziati, con la Cremonese arrancante nelle ultime posizioni della graduatoria. Anche il nuovo decennio sarebbe stato vissuto “in ascensore”, tra promozioni entusiasmanti e tonfi deludenti.

Alviero Chiorri: Cremonese - Juventus 1989